lunedì 27 giugno 2011

LA TESSERA NEL PALLONE - SERVIZIO DI REPORT DEL 15 MAGGIO 2011


LA TESSERA NEL PALLONE - SERVIZIO DI REPORT DEL 15 MAGGIO 2011


LA TESSERA NEL PALLONE - SERVIZIO DI REPORT DEL 15 MAGGIO 2011 PARTE 2 



giovedì 23 giugno 2011

Ninni Corda Nuovo Mister del Savona calcio,dopo la Conferenza Stampa fà 4 chiacchere con i Tifosi Biancoblù

e' finita da poco più di mezz'ora la conferenza stampa del nuovo mister del Savona  calcio Ninni Corda
e si presenta subito ai Tifosi in attesa fuori, fà 4 chiacchere rispondendo ai vari quesiti invitando tutti
al ritiro di  Cantalupa (TO) per vedere di persona gli allenamenti e la preparazione atletica
(il suo vice Giovanni Mattu  sarà il preparatore).
oltre allle solite domande di moduli e varie si è parlato anche di tifo con il nuovo problema per seguire la squadra in trasferta visto che  per la tifoseria organizzata del Savona la tessera del tifoso resta sempre un Tabù.Ha riposto che  si vedrà cosa si potrà  fare anche per questo delicato problema,e ha sottolineato  che il Bacigalupo dovrà essere un fortino inespugnabile sia per gioco,per attacamento alla maglia e per il  Tifo!!
In Bocca al Lupo....e sempre Forza Vecchio Cuore Biancoblù!!!




martedì 21 giugno 2011

Il Giamburrasca della panchina...Identikit del nuovo Mister del SAVONA

Il Giamburrasca della panchina
Ninni Corda e la sindrome di Mou




Ha una faccia da schiaffi, ma lo considera un complimento. «A qualcuno sono antipatico? Meglio: chi piace a tutti non ha personalità». Lui, magari, ne ha un po' troppa. Condita con un pizzico di presunzione. E una spruzzata di inevitabile narcisismo. «In Sardegna nessun allenatore ha vinto quanto me». Sin dall'esordio. «Ho iniziato a 17 anni con la squadra giovanile dei Salesiani, a Nuoro: prendeva gol a vagonate e con me in panchina è arrivata prima in campionato».
Nella bisteccheria a due passi da piazza Yenne, il volume esagerato di una tv appesa al soffitto come un lampadario copre quello del traffico di Cagliari. E Ninni Corda alza la voce per rincarare la dose. «Su cento partite giocate da professionista, ne ho perso solo sette». Più altre tre, le ultime, in quarta serie, col Tavolara. Prima di andarsene. E sbattere la porta in faccia a chi voleva trattarlo come uno zerbino, imponendogli questo o quel giocatore. «L'allenatore è diventato l'anello debole del pallone: non conta più niente». O quasi. «Il calcio italiano è la fotocopia annerita di un paese dove vedo troppi maggiordomi. Gente che pensa di salvare il posto di lavoro dicendo sempre sì a chi gli passa lo stipendio, in campo e nella vita». I lecca-lecca del potere. «Per uscire dal coro ci vuole coraggio e un po' di incoscienza. Anche nel mondo del pallone. Ma sono sempre stato un trasgressore. Odio i moralisti, i presidenti modello grillo parlante, quelli che sanno tutto loro e vogliono importi le scelte anche se di calcio non capiscono nulla». Quelli che hanno un solo obiettivo, costi quel che costi. «Vincere, vincere subito o sei un fallito. Della qualità del gioco, del lavoro quotidiano, della professionalità, dei valori non frega più niente a nessuno. Se perdi ti schiacciano, dopo averti presentato come un santone. E, magari, il tuo lavoro, i tuoi meriti se li prende chi arriva dopo di te, anche se vale la metà». E sarà condannato a fare la stessa fine se non vince. Se non vince subito.
Il suono di un telefonino, abbandonato sulla tovaglia gialla e troppo corta di un tavolino trasformato per un'ora in confessionale, serve solo a prender fiato. Prima di ripartire in apnea dai sogni di un allenatore, «condannato alla panchina sin da quando ero un bambino». Imbranato almeno quanto incapace anche di colpire con i piedi un pallone. «Perché per diventare fantini non bisogna per forza essere prima cavalli». Ma, sotto sotto, anche la critica più feroce può nascondere un'autostima grande così. Per un portatore sano di quella malattia congenita che nel pianeta calcio chiamano sindrome di Mourinho, l'ex tecnico dell'Inter, famoso per aver sparso in mezzo mondo vittorie, veleni e polemiche. Equamente distribuiti in dosi massicce con uso sapiente di parole e microfoni in tv. «Umili e modeste sono solo le pecore: se sei un vincente lo sai e basta». La teoria dei numeri primi si spinge anche oltre. «Non guardo in faccia nessuno, chi cerca di provocarmi fa danni. Non ho peli sulla lingua e per questo mi dicono che ho un carattere molto simile a quello di Mourinho». Anche se ai libri di Fernando Pessoa preferisce quelli di Beppe Severgnini. L'ultimo. «Leggendo "Berlusconi e la pancia degli italiani " mi son fatto l'idea di un paese che, purtroppo o per fortuna, vive alla giornata, se la gode e, sempre più spesso, non rispetta le regole. Anche perché la giustizia è lenta». Si parla di Corda in casa dell'impiccato. Di chi ha fatto cento giorni agli arresti domiciliari perché accusato due anni fa, come titolare di una ditta di revisioni d'auto, di aver falsificato i certificati rilasciati dalle officine di Nuoro e Dorgali. «Aspetto ancora il processo». E ricorda quei cento giorni lunghi come mille partite. «Poi, finalmente mi hanno concesso la libertà con obbligo di dimora. E sono uscito di casa appena in tempo per veder nascere mia figlia Beatrice: era in ritardo di una settimana, forse perché voleva anche me in ospedale».
Il viso si piega in un sorriso strappato alla vita privata. Il resto è calcio, non sempre facile. «Quando ero sotto inchiesta, per andare in trasferta con la squadra ogni settimana dovevo ottenere il permesso col nulla osta del giudice di sorveglianza. Un'altra umiliazione lunga quasi tre mesi». Amplificata tra realtà e leggende metropolitane costruite attorno a un allenatore senza briglie. A un uomo scomodo. «Figlio di due sindaci della stessa città dove son nato». Fatto più unico che raro. «I miei genitori sono Martino Corda e Simonetta Murru, socialisti ai tempi di Craxi». Quattro anni divisi in parti uguali alla guida della Giunta comunale di Nuoro, tra gli anni Ottanta e Novanta, prima di Tangentopoli. «Ma di politica non capisco nulla».
Di calcio, invece, sì. E l'autostima, rafforzata da un lungo elenco di vittorie e promozioni, diventa il vero punto di forza di un tecnico che non ama i compromessi. «Una soluzione in campo la trovo sempre: nella vita è tutto più difficile». Magari c'è un punto d'incontro. «Se vinci la paura di prendere una decisione, hai già in tasca il settanta per cento del risultato finale: puoi battere il tuo avversario, chiunque sia». Dio, fato o sfortuna non fanno parte dei suoi attrezzi da lavoro perché il credo di Ninni Corda è un altro. «Un palo è sempre un tiro sbagliato». Come predicava Arrigo Sacchi, santone pluridecorato del calcio moderno. «E se di pali ne prendi cinque è ancora solo colpa tua». Lo dice con convinzione: quella di chi non lascia nulla al caso. La faccia, adesso, si piega in una smorfia che lascia pochi dubbi. Perché occhi verdi e barba di due giorni diventano improvvisamente l'evidenziatore di una filosofia di vita. «Vengo dalla gavetta ma non ho mai tradito il mio modo di pensare per fare carriera. Ho rifiutato 250mila euro per allenare una squadra della serie A cinese». Punta molto più in alto. «Russia, Spagna, Inghilterra, Francia. Diventare come Mourinho non è facile, ma ci voglio provare».
Con metodi non sempre ortodossi. «Pur di dare uno scossone all'Alghero che perdeva 2 a 0 con la Villacidrese, ho mandato l'arbitro a quel paese: mi ha espulso, ma alla fine la mia squadra ha vinto 3 a 2». E lui si è preso cinque giornate di squalifica. «Perché il fine giustifica i mezzi». Ma, con Machiavelli in panchina, cartellini rossi ed espulsioni sono diventati la regola con un'unica eccezione. «Quando ho allenato l'Ischia per tre mesi nel campionato di Eccellenza». Era furioso con l'arbitro. «Ho dato un calcio al pallone e ho beccato in faccia il guardalinee senza volerlo perché ho i piedi fucilati». Fuci che? «Fucilati, non sono capace di colpire un elefante addormentato a un metro da me». Ma un guardalinee sì. «È crollato a terra e mi son detto " Ninni, qui ti danno un anno di squalifica "». Graziato. «L'arbitro si è avvicinato e mi ha detto " alla prossima la mando via , quasi non volevo crederci».
Da quel giorno «ho un ottimo rapporto col novanta per cento dei direttori di gara». Ma è l'altro dieci per cento «che mi frega» e che ha reso Corda simile a Mourinho per numero di espulsioni, polemiche, veleni e anche modo di trattare i giocatori. «Non sopporto chi butta il pallone in fallo laterale quando un avversario è a terra, infortunato. Per questo c'è l'arbitro: se non interviene lui a fermare il gioco, bisogna andare avanti, segnare anche con l'uomo in più». Lo dice Fabio Capello, il commissario tecnico della nazionale inglese, abituato a giudicare un calciatore non per quello che è ma per quello che fa. «Ed è la prima cosa che insegno ai miei giocatori: non ho preclusioni, manderei in campo mille cafoni come Cassano e me li terrei ben stretti pur senza la mia stima: basta che mi facciano vincere una partita. Il calcio è una giungla: in campo ci si picchia come fabbri, ma fuori poi finisce tutto, amici come prima». Lo dice Ninni Corda, faccia da schiaffi e personalità da vendere: il Giamburrasca della panchina.

Fonte Unione Sarda

Calcio: Interno-figc, Dal 2011-12 In Trasferta Solo Con Tessera Tifoso

21 giu - E' stato sottoscritto questa mattina al Viminale un protocollo di intesa tra il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il presidente della Figc, Giancarlo Abete ed i rappresentanti di Coni, Lega Serie A, Lega Serie B e Lega Pro: secondo l'accordo, dalla prossima stagione gli abbonamenti e le trasferte saranno riservati soltanto ai possessori della ''tessera del tifoso''. Si completa, dunque, attraverso l'intesa odierna, il percorso avviato nelle scorse stagioni: dal 2011-12 - precisa una nota Figc - i biglietti per il ''settore ospiti'' potranno essere acquistati soltanto da chi e' in possesso della tessera del tifoso. L'accordo prevede, comunque, una ulteriore possibilita' di deroga: se le societa' sono nelle condizioni di riservare posti nello stadio a tifosi ospiti senza tessera, dovranno preventivamente farne richiesta all'Osservatorio sulle manifestazioni sportive ed indicare le misure organizzative che intendono adottare (maggior numero di steward, individuazione di un settore adeguatamente separato da quelli destinati ai tifosi locali, 
percorsi che evitino possibilita' di incroci tra le tifoserie).
FONTE ASCA ROMA

VECCHIO STAMPO SAVONA A VOGHERA PER I PLAY-OFF CONTRO IL RIMINI

venerdì 17 giugno 2011

2° Torneo Ultras "Rivogliamo il Vecchio Calcio" organizzato da Gradinata est Tortona

2° TORNEO ULTRAS
“RIVOGLIAMO IL VECCHIO CALCIO”
“IN RICORDO DI UN AMICO....” 

PROGRAMMA DELLA GIORNATA: 
                TIFOSERIE DI SAVONA, IMPERIA E VERBANIA 
ORE 16 – PRESENTAZIONE DEL TORNEO 
ORE 16 E 15 – INIZIO DELLE PARTITE 
ORE 19 E 30 – TERMINE DELLE PARTITE 
ORE 19 E 45 – PREMIAZIONE SQUADRE 
ORE 20 E 15 – INIZIO DELLA FESTA 
TUTTI GLI ORARI DELLA SCALETTA POTREBBERO SUBIRE MODIFICHE IN CASO DI RITARDI.    
            


Girone 1: (Campo 1)
A) 1995
B) CLUB VINCIGUERRA
C) TUTTI UNITI PER MAURI
D) LIONS SUPPORTERS                                  
Girone 2: (Campo 2)
E) VECCHIE MANIERE TORTONA                 
F) CURVA NORD IMPERIA  
G) VECCHIO STAMPO SAVONA           
H) AREA BIANCONERA                        
       

                                      
REGOLAMENTO: 
ñ  Il torneo si giocherà su due campi da 5 (4+1) e sarà composto da due gironi da 4 squadre ciascuno  (Girone 1 e Girone 2).
ñ  Ogni squadra giocherà 3 partite nel proprio girone e ogni gara durerà un tempo unico da 20 minuti.
ñ  Si qualificheranno per le semifinali la prima e la seconda di ogni girone.
ñ  In caso di parità tra due o più squadre al termine del girone per stabilire le semifinaliste si guarderà prima alla differenza reti, poi alle reti segnate e in caso di ulteriore parità si effettuerà un sorteggio.
ñ  Sarà giocata un unica finale per il primo e il secondo posto che stabilirà la vincitrice del torneo.
ñ  Nelle semifinali e in finale, in caso di parità al termine del tempo regolamentare, si effettueranno i calci di rigore.



giovedì 9 giugno 2011

2° Torneo Ultras Rivogliamo il vecchio calcio

2°torneo Ultras Rivogliamo il vecchio calcio in ricordo di un vecchio amico......presso A.S.D.Sport Villagecarbonara scrivia Sabato 2 Luglio 2011


domenica 5 giugno 2011

Iacolino Lascia il Cuneo


Iacolino  dopo l'anno scorso con il Savona approda di nuovo alle Finali di serie D con il Cuneo ...ma dopo  il 4 a 1 con il Mantovai non festeggia e sbatte la porta.....
Fonte tuttolegapro  tutto l'articolo al Link sotto
                                      




sabato 4 giugno 2011

Cena di Gruppo VECCHIO STAMPO

Tutti quanti cantano e bevono...bevonooo
Tutti quanti cantano e bevono per tè
dai Savona alè...dai Savona alè
Tutti quanti cantano e bevono per tè







venerdì 3 giugno 2011

Curiosità: i murales del Bacigalupo

Qualche immagine dei Murales  del Bacigalupo,a parte  quello che può essere il lato artistico,
tanti si domandano visto che il 17 Agosto si comincia Coppa Italia e che il Bacigalupo Village  
termina il 28 Agosto ,se il compensato dipinto passerà il solito controllo dei vari tecnici  e commisioni 
per l'agibilità dello Stadio? Per il  Savona Point che è pitturato sulla facciata non dovrebbero esserci problemi.





Lato tribuna 
  
Curva Sud 
                                                                     Sannà Point

giovedì 2 giugno 2011

Ma il male del calcio non erano gli Ultras??

Fonte:Tuttolegapro

Cesare Di Cintio: vi spiego come il "terremoto scommesse" può cambiare il mercato e il calcio italiano: sanzioni penali e sportive in arrivo


il primo giugno 2011 verrà ricordato come un'altra data in cui il calcio Italiano ha avuto l'attenzione della Magistratura per avvenimenti che, con lo sport, hanno nulla a che vedere.
Stiamo parlando di una vicenda che rischia di macchiare la credibilità dei campionati professionistici perchè il Giudice per Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cremona, Guido Salvini, ha emesso una ordinanza di custodia con la quale 16 persone, appartenenti al mondo del calcio, sono state sottoposte a misura cautelare ( carcere ed arresti domiciliari).
L'inchiesta, denominata Last Bet ( ultima scommessa), ha preso origine da una denuncia del Direttore Generale della Cremonese il quale, insospettito per alcune situazioni "anomale" legate allo svolgimento del gioco domenicale, ha chiesto l'intervento della Giustizia Ordinaria per verificare se fossero stati commessi dei reati diretti alla alterati dei risultati sportivi.
E' doveroso sottolineare che il procedimento penale si trova in fase di indagini preliminari per cui si tratta di accuse che dovranno, necessariamente, esser riscontrate in un giudizio.
continua al Link sotto

mercoledì 1 giugno 2011

COMUNICATO di Maggio 2011
A seguito degl’ultimi avvenimenti accaduti in gradinata, che hanno portato allo scioglimento degli Sconvolts e Working Class, il VECCHIO STAMPO prendendo atto delle loro decisioni, comunica la linea che intende adottare per portare avanti il tifo organizzato:
NON SARANNO ACCETTATI ALTRI NUOVI GRUPPI
(ONDE EVITARE ULTERIORI DIVISIONI)
NON SARANNO ACCETTATI SIMBOLI POLITICI DI NESSUNO SCHIERAMENTO
Invitiamo chiunque, abbia a cuore le sorti dei nostri colori, a stringersi con NOI in balconata a sostenere il SAVONA 1907 FBC

FINO ALLA FINE… VECCHIO STAMPO SAVONA