domenica 29 aprile 2012

SALVI!!! NONOSTANTE LA SCONFITTA CON IL LECCO IL SAVONA RESTA IN LEGA PRO!!

SALVIIIIII!!!!
TUTTI OGGI VORREBERO AVER VISTO 
UNA PARTITA COME TUTTE QUELLE 
CHE CI HANNO REGALATO QUESTI 
GRANDISSIMI RAGAZZI,
CON IN TESTA UN VERO CONDOTTIERO
MA ALLA FINE SIAMO SALVI CON 1 GIORNATA 
D'ANTICIPO E DOPO UNA STAGIONE COME QUESTA
PER NOI A SAVONA E' 
COME  AVER VINTO UNO SCUDETTO!!
ONORE ALLA SQUADRA CHE SENZA STIPENDI 
E CON UN FUTURO PIU CHE INCERTO 
HANNO ONORATO LA MAGLIA BIANCOBLU 
ONORE A NINNI CORDA...E A TUTTO 
LO STAFF SPESSO DIETRO LE QUINTE.
ONORE A CHI NONOSTANTE TUTTO ERA SEMPRE PRESENTE IN GRADINATA E AL "BACI"
ONORE AI 2 CLUB (GAZZANO E VALBORMIDA)
CHE  HANNO RACCOLTO FONDI PER 
LE TRASFERTE NEI MOMENTI PIU BUI
ONORE AI RAGAZZI DI VECCHIO STAMPO 
CHE DOPO LA DECISIONE DI NON FARE LA TDT
 HANNO COMUNQUE SEGUITO LA SQUADRA 
RESTANDO FUORI DAGLI STADI !!
ONORE AI 3 DIFFIDATI REI DI AMARE 
TROPPO QUESTI COLORI
IN UN CALCIO MALATO E MILIONARIO!
MENTRE UNA DIRIGENZA LADRA E TRUFFALDINA
CHE CI HA PORTATO VICINO AL BARATRO 
DELLA SPARIZIONE DEVE ANCORA PAGARE 
E DIFFICILMENTE LO FARA'!!!
ORA GODIAMOCI QUESTA SALVEZZA E...
 FINO ALLA FINE FORZA SAVONA!!!
VS\SV
Aggiungiamo a queste parole l'articolo del sito 
del club gazzano che evidenzia  le date più significative  
di questo campionato....
Di Savona-Lecco resta pochissimo: il gol di Temellin a tempo scaduto che regala ancora una flebile speranza ai blucelesti e, soprattutto, gli abbracci generali a fine gara. Gli ospiti festeggiavano la vittoria e, appunto, il riaccendersi di una debolissima luce grazie al pari del Montichiari; il Savona festeggiava, grazie a quello stesso pareggio, la matematica salvezza con una giornata di anticipo. Un risultato impronosticabile fino a qualche mese fa, figlio di un’eroica resistenza prima e di una grandissima forza di volontà poi; un risultato, e siamo certi di non cadere nella retorica, fra i più importanti dell’intera storia calcistica biancoblù: per questo abbiamo deciso di fare un breve riassunto delle puntate precedenti. Per ricordare ai troppo corti di memoria attraverso quali peripezie sia dovuta passare questa squadra, dal punto di vista caratteriale la più fantastica che si sia potuta ammirare a Savona negli ultimi trent’anni.
Fine luglio 2011 Il Savona annuncia di avere presentato domanda di ripescaggio in Prima divisione. Qualche giorno più tardi si scoprirà che trattavasi di “bufala” pazzesca, tant’è che non era neanche allegata la richiesta fidejussione. La campagna acquisti latita, cominciano a serpeggiare i primi dubbi.
Agosto 2011 Decolla la campagna acquisti, i problemi sembrano tutti alle spalle, ma il presidente Pesce durante la presentazione della squadra dice: «Se ci sparano alle gambe non possiamo camminare». La frase resta lì, sospesa con tutti gli interrogativi che si porta appresso.
4 settembre 2011 Dopo 40 minuti di gioco il Savona perde il bomber: Salvatore Amirante si accascia a terra, per lui sarà rottura dei legamenti, vale a dire stagione finita. Appena il tempo di vedergli segnare il gol della vittoria contro il Montichiari, poi i tifosi prendono coscienza che non sarà un campionato facile.
16 settembre 2011 Il presidente Pesce saluta tutti e se ne va. Con una lettera “riservata” e finita immediatamente sui giornali, il presidente savonese annuncia al sindaco la sua intenzione di abbandonare la società, ma “mi farò carico personalmente delle spese di gestione da qui a fine stagione”, assicura.
28 settembre 2011 L’avvocato Pennisi è nominato nuovo presidente del Savona, durerà fino al 22 ottobre quando gli subentrerà Fabrizio Oggianu. Nel frattempo cominciano a fioccare le penalizzazioni. Nonostante le assicurazioni la situazione finanziaria è sempre più pesante.
25 ottobre 2011 Il Savona è in viaggio verso Poggibonsi, piove. All’altezza di Carrodano la pioggia si trasforma in diluvio, alle porte di Brugnato il pullman è costretto ad uscire perché l’autostrada è allagata. Quella che doveva essere una semplice trasferta si sta trasformando in un incubo: la squadra è nel bel mezzo dell’alluvione che sta devastando l’entroterra spezzino. Prima la rabbia per le risate con cui qualche cretino della Lega di Firenze raccoglie la richiesta di rinvio della gara, poi la paura per una nottata nella quale non si sa cosa potrà accadere. Il Savona può rientrare solo a metà mattinata del giorno dopo, lasciando alle sue spalle l’inferno di acqua e fango.
3 novembre 2011 Parte la raccolta di fondi “Io non lascio morire questi colori”. Organizzata in fretta e furia dal nostro club e dal Valbormida, riuscirà a coprire almeno le spese di trasferta e pranzo per gli ultimi due mesi di campionato.
15 novembre 2011 Dopo che non viene onorata l’ennesima scadenza, la squadra e lo staff tecnico proclamano l’autogestione: i dirigenti non sono più ammessi a rappresentarli, allenatore e team manager si fanno carico dei rapporti con l’esterno. Fabiano Santacroce, presunto dirigente che non vorrebbe mollare lo scranno, viene convinto a tornare a Roma: in seguito a questo episodio vengono emanati 3 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi; naturalmente in assenza di qualsiasi contraddittorio, nel pieno rispetto dei diritti delle persone.
16 novembre 2011 L’autogestione comincia con una vittoria roboante: 3-0 al Bellaria. Si comincia a parlare apertamente di fallimento.
27 novembre 2011 “La squadra rinuncia al campionato”, la dichiarazione del team manager Cavaliere al termine della movimentata trasferta di Santarcangelo di Romagna ha l’effetto di far esplodere la crisi biancoblù a livello nazionale.
30 novembre 2011 Spunta una misteriosa cordata “torinese” interessata, si dice, a rilevare il Savona prima del fallimento. Il tira e molla durerà tre interminabili settimane.
7 dicembre 2011 Finalmente la proprietà (o quello che ne resta) porta i libri in tribunale, primo passo concreto verso un fallimento più o meno “pilotato”.
22 dicembre 2011 Dopo un’attesa spasmodica, ostacolata fino all’ultimo istante da pretese di ogni tipo, il tribunale sancisce il fallimento del Savona: è il primo passo verso la rinascita della società.
28 dicembre 2011 Inizia ufficialmente l’esercizio provvisorio: gli imprenditori Barbano e Dellepiane affiancano il curatore nella gestione finanziaria.
01 gennaio 2012 Termina ufficialmente “Io non lascio morire questi colori”: 6.854 euro raccolti, più di 600 contribuenti. Numeri di tutto rispetto per un’iniziativa nata da un giornoall’altro.
Gennaio 2012 Il Savona rivoluziona mezza squadra: grazie all’iniezione di denaro fresco portato dagli sponsor Berbano e Dellepiane, il curatore Marchese riesce a chiudere u gran numero di operazioni sul mercato, in modo da dare a Corda una squadra in grado di continuare a lottare per la salvezza. Cominciano forti pressioni esterne sul piccolo mondo biancoblù: arbitraggi “incerti”, annunci di presunti acquisti di giocatori savonesi da parte di altre società, affari di mercato dati per conclusi e poi sfumati all’ultimo minuto. Il caos regna sovrano, ma il Savona prosegue la navigazione.
29 gennaio 2012 Aresti assurge per la prima volta alla gloria nazionale: contro la Giacomense segna direttamente da rinvio, complice il forte vento di tramontana.
29 febbraio 2012 Dopo un mesetto di apparente tranquillità si riscatena il caos: Barbano e Dellepiane annunciano che non parteciperanno all’asta fallimentare per rilevare il Savona. Il futuro è nuovamente nerissimo.
1 marzo 2012 L’esercizio provvisorio è prorogato di 15 giorni, il tempo necessario per trovare (si spera) acquirenti interessati alla società.
13 marzo 2012 Quando tutto ormai faceva presagire la fine dell’avventura del Savona, improvvisamente il colpo di scena come nei film: il Cav. Dellepiane si accorda con il curatore fallimentare e deposita la propria offerta tredici minuti prima della scadenza dei termini! La vita biancoblù continua.
29 aprile 2012 Otto mesi dopo l’inizio di una stagione da incubo; quattro mesi dopo essere fallito; dopo avere vissuto avventure di ogni genere; dopo avere sopportato umiliazioni, insulti, accanimenti fin troppo esagerati per essere stati dettati solo dall’ignoranza; dopo averne viste di ogni colore; dopo avere passato un’annata che vale per dieci, oggi il Savona è salvo! Un mese e mezzo fa neanche si sapeva se sarebbe riuscito ad andare in campo per la partita successiva, oggi festeggia la salvezza con una giornata di anticipo. C’è qualcos’altro da aggiungere? Sì:
FORZA SAVONA!!!

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